Palmarola è un’isola silenziosa, ricca di insenature e cavità naturali. È la più selvaggia tra le Isole Pontine ed è circondata da acque limpide e molto pescose. L’unico approdo dell’isola è a Cala del Porto, dove si trova un piccolo ristorante-affittacamere. Non ci sono altre costruzioni a eccezione della villa delle sorelle Fendi e delle cosiddette “case-grotta”, abitazioni scavate nella roccia realizzate nel ‘700 dai ponzesi che un tempo qui si recavano a per la pesca e l’agricoltura.
Sullo Scoglio di San Silverio ci sono i resti di una piccola cappella che si racconta sia stata l’ultima residenza di papa Silverio, morto in esilio sull’isola. Oggi è il Santo patrono di Ponza e viene festeggiato il 20 giugno. Palmarola è un’isola ricca di ossidiana, tanto che in epoca preistorica gli uomini provenienti dal Circeo venivano qui a raccoglierla per realizzare armi e utensili d’uso quotidiano. Ma la vera particolarità dell’isola sono le palme nane, cui Palmarola deve il suo nome: si tratta delle uniche palme che crescono spontanee in Europa.
N.B. è possibile attraccare a terra per visitare l’isola, ma non sono previsti accompagnatori o guide.
